Il nuovo edificio del Campus del Politecnico di Milano

Tante le collezioni Manerba selezionate per il progetto sviluppato da H+Architettura per un nuovo particolarissimo edificio nel Campus del Politecnico di Milano.

In via Privata Giuseppe La Masa è stata costruita una collina verde alberata, detta la Collina degli Studenti, su cui sorge un edificio su due piani all’insegna della sostenibilità che ospita al piano terra una serie di sale studio con più di 100 postazioni cablate, affiancate da uno spazio ristoro nel piano rialzato, e uno spazio riservato alla vita di relazione dei docenti, collocato al secondo livello, insieme a una serie di sale riunioni.

Nella zona dedicata ai docenti, una serie di divani Kokoro con schienale alto, abbinati a Coffee table Kokoro rettangolari con piano in legno, tutti disegnati da Federica Biasi.

Al PIANO TERRA, tavoli della collezione You-Eco con piani bianco nuvola e struttura bianca. Arredi sostenibili, fabbricati con legno proveniente da foreste a sviluppo controllato, garantendo il rispetto dei cicli biologici delle piante ed evitando l’indiscriminato sfruttamento boschivo. You-Eco è l’ingegneria della semplificazione: le scrivanie si compongono di soli 4 elementi e solo 16 viti.
I tavoli sono affiancati da sedie Artis con scocca in tecnopolimero nero e telaio nero per gli spazi studio.

Per la zona LOUNGE BAR sono state utilizzate le consolle della serie You-Eco con piani bianco nuvola strutture bianche e sgabelli serie Loop e Kori, entrambi dal design leggero e dinamico.

Le SALE RIUNIONI sono arredate con i tavoli meeting della serie Click con piano in termolaminato nero e struttura grigio alluminio. Uno stile armonico e preciso. La particolarità della gamba a ponte e la sua modularità fanno nascere un nuovo concetto di ufficio . I piani, sollevati dalla struttura, sembrano galleggiare leggeri e sospesi. Le poltrone Vogue rivestite in tessuto Xtreme creano un elegante contrasto.

Il linguaggio architettonico e i materiali di progetto – cemento, vetro e corten – rappresentano una chiara citazione all’anima industriale della Bovisa.

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